Facevo i turni di notte
Nel 2010 mi trasferisco in un altro appartamento; quello dove abitavo con i miei da piccolo e che ora mi hanno dato in usufrutto.
Dopo il primo turno di notte, alle 7 del mattino mi infilo nel letto.
Quella che abita l’appartamento sopra il mio, invece, alla stessa ora si sveglia e poco dopo inizia a camminare coi tacchi, indossati dentro casa per un’ora prima di andare al lavoro.
È ciò che d’altronde ha fatto nei precedenti 35 anni, senza che i miei le facessero mai notare questa cafonaggine, dato che la 1° cosa che educatamente si fa arrivando in casa è mettersi le ciabatte, proprio per il rispetto degli altri e naturalmente si tolgono solo al momento di uscire.
Comunque, tornano alla mia prima notte di turno, dalle 7:30 alle 8:45 un andirivieni con questi caxx di tacchi 
Nella mia camera da letto si alternavano momenti di silenzio a improvvise incursioni, fino a scosse “trema-pavimento”.
Ogni volta che mi addormentavo, immediatamente quest’asina con i tacchi, camminando sopra di me, mi svegliava. La cosa è successa 3 -4 volte almeno
stavo impazzendo.
Qualche giorno dopo, altra notte, smonto e alle 7 vado a letto.
Quella di sopra? Stessa solfa.
A quel punto mi metto ad urlare da dentro casa dicendole di togliersi quei tacchi.
Pare abbia sentito. Come d’altronde credo abbiano sentito quelli della zona sud della città.
Ma la questione è finita qui.
Nei giorni successivi lei si ripresentava la stessa identica cosa: lei e i suoi tacchi “demmè” indossati in casa
A quel punto io, appassionato di film e di home cinema, ho scaricato una galoppata e nitriti di un branco di cavalli in formato MP3.
…quindi quando la “poco sensibile” vicina ha ricominciato a girare con i tacchi, è bastato farglielo riprodurre il file e farglielo “delicatamente” sentire (.. a lei e anche alla zona sud della citta…) ogni volta che ci galoppava sopra la testa.
Ora non lo fa più 
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