L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Vi lascio immaginare i cristi e le madonne che son precipitati dal paradiso

Voglio raccontarvi questa cosa successa qualche anno fa, quando mio padre viveva ancora da solo in una borgata minuscola in mezzo ai boschi, roba che per arrivarci servivano venti minuti di curve, due bestemmie e un po’ di fede.

Una mattina il frigorifero di mio padre decide che ha lavorato abbastanza nella vita. Smette di raffreddare, emette un rantolo tipo respiro di Darth Vader e si spegne senza troppi saluti. Mio padre, che col frigorifero aveva un rapporto di fiducia più saldo che con certi parenti, ci rimane anche male.

Il giorno dopo lo racconta al vicino, un tipo… pittoresco, diciamo. Uno di quelli che parlano poco, ma quando parlano dici “ecco, lo sapevo”. Abita a tre case di distanza, sempre col berretto in testa e una strana predilezione per animali esotici. Non cani o gatti, no: roba tipo iguane, pappagalli africani, una capra nana che gli saltava sul cofano dell’auto e – dulcis in fundo – un serpente. Un pitone, mi pare.

Ecco un altro VDI:   Vicinanza interrotta

Comunque, gli dice:
“Se vuoi, ho un frigo praticamente nuovo. Per noi è troppo piccolo, ma tu che vivi da solo dovresti starci. Se ti interessa, vieni a prenderlo. È tuo, te lo regalo.”

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