Nel nostro condominio, diversi anni fa, abbiamo deciso che ognuno di noi a turno, si occupasse della pulizia delle parti in comune (scale, androne, ingresso cantine ecc).
È sempre filato tutto liscio fino a quando io (donna) mi sono trasferita a casa della mia ragazza.
Viviamo in un Paese estremamente cattolico e il fatto che io e la mia ragazza abitiamo in quel posto sembra proprio non andar giù a nessuno. In modo particolare c’è una famiglia che non ci sopporta che vive due piani sotto di noi.
Sono 2 coniugi piuttosto anziani che io definisco “integralisti fondamentalisti” che tentano di renderci la vita impossibile da anni con dispetti di ogni genere.
Giusto per darvi un’idea, pensate che non guidano ma occupano continuamente il nostro posto auto con delle sedie e spesso con delle assi di legno che ancora non ho capito da dove le tirino fuori.
Ho già fatto volare almeno 4/5 sedie. Le prime volte le ho spostate con gentilezza, le ultime le ho scaraventate dall’altra parte del parcheggio, accompagnano il volo con insulti di ogni genere.
Una mattina mentre sto tornando a casa, la moglie del vicino mi si piazza davanti con le braccia aperte e mi dice “tu non puoi entrare”.
Cerco di passare ugualmente ma lei si sposta e comincia ad urlare “tu non puoi entrareeee”.
A quel punto mi fermo e chiedo: “come sarebbe a dire? Io abito qui”
Lei: “ma io non ti ho mai vista pulire”
Io: “non è vero, puliamo sempre quando è il nostro turno, come fa a dire una cosa del genere?”
Lei insiste, alzando sempre di più il volume della voce: “no, non ti ho mai vista, nè te, nè la tizia che vive con te, avviserò il vostro padrone di casa“.
Io rispondo: “la tizia che vive con me è mia moglie” (non è vero, non siamo sposate, ma in quel momento volevo mettere in chiaro che non sono una che vive li senza averne diritto; dividiamo tutto, compreso l’affitto).
La vicina sbianca e si fa il segno della croce, poi dice: “che schifo, vergognati, ti vanti pure di questa cosa? Siete due schifose contro natura, mi fate schifo. Dio vi deve punire, vi manderà all’inferno. Farò qualsiasi cosa per mandarvi via da qui, adesso parlerò con vosto padrone di casa: o voi o noi!”
Quando sento queste parole, mi arrivano come un pugno nello stomaco. Riesco a passare e salgo le scale che la vicina bloccava. Mentre salgo piango mentre sento che lei continua ad insultarmi.
Vorrei dirvi del karma che arriva, che poi l’ho presa a calci nel culo.
Vorrei dirvi che mi sono vendicata, che alla fine lei si è pentita.
La verità, purtroppo è che non ho (non abbiamo) reagito. Ci siamo trovate in poco tempo tutto il palazzo contro. Ci siamo trovare con sempre più dispetti, ci siamo trovate con il padrone di casa che ci telefonava quasi ogni giorno per accusarci di cose assurde (dal rumore fatto mentre eravamo in vacanza, alle accuse di aver rigato le macchine dei vicini).
Alla fine, un giorno, lui ci ha detto che aveva intenzione di vendere l’appartamento, ci ha messo davanti a una scelta; o compravamo o ci avrebbe sbattute fuori.
Ci siamo dovute trasferire un mese dopo quando ancora non avevamo trovato un posto in cui stare, disperate e senza un minimo di certezza.
Grazie ancora a chi ci ha reso la vita possibile.
L’unica cosa positiva è che questa esperienza ha rafforzato il nostro amore. A breve entreremo in una nuova casa e preghiamo, lo stesso dio, di non avere più vicini del genere.
(giusto per la cronaca; il padrone di casa non ha venduto: ha affittato a una famiglia: padre, madre e 2 splendidi bambini… di Satana…. che passano la loro vita a fare un casino… INFERNALE).
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