L'erba del vicino non è sempre più verde

Coinquilini, Storie dal vicinato

Silenzioso.

Avrei bisogno di una piccola terapia di gruppo, perché sto vivendo una convivenza sbilenca.
Quella del coinquilino che, appena porta la ragazza, si comporta come se la casa fosse diventata un resort.
Privato.
Silenzioso.
Lussuosissimo.

Siamo in tre.
Dividiamo l’appartamento da due anni.
La convivenza andava bene, finché uno dei due non ha trovato l’amore.

Tutto bellissimo, eh.
Lui innamorato, lei carina, gentile.
Ma appena entra in casa… parte la trasformazione.
Lui cambia faccia, cambia tono, cambia regole.

Non si può parlare forte.
Non si può cucinare “piatti troppo odorosi”.
Non si può ridere troppo forte in salotto perché “lei si rilassa con la serie tv”.
Una volta ho acceso l’aspirapolvere alle 11 del mattino e lui mi ha guardato come se avessi rotto un rituale sacro.

Il bagno?
Diventa zona sacra.
Tappetino piegato, asciugamani “non da usare”, crema esfoliante su ogni superficie, ma sempre con il messaggio: “Tanto tu non ti disturbi, vero?”

Ecco un altro VDI:   Ma che problemi hai?

Cioè…
la casa resta la stessa.
Ma quando lei c’è, io mi devo sentire ospite a casa mia.

Una sera hanno apparecchiato per due in cucina, con tanto di candela e playlist romantica,
mentre io mangiavo la mia pasta al pesto in piedi, in corridoio, per non rovinare l’atmosfera.

Ah, e ovviamente:
le scarpe devono stare allineate.
La porta chiusa con dolcezza.
Niente chiamate troppo lunghe in salotto.
“Per non disturbare.”

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