L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Quelli strani siamo noi, no?

Nel nostro condominio io e la mia famiglia siamo considerati alla stregua dell’anticristo perché:

a) ci facciamo i fatti nostri e non ci frega nulla di fare amicizia coi vicini;
b) siamo “strani”, ovverosia: facciamo cosplay, a 40 anni ci mettiamo le magliette dei gruppi metal o di anime e videogiochi, siamo tatuati, mio marito ha barba e capelli lunghi e io metto ancora shorts e minigonna nonostante sia donna sposata e madre di prole;
c) non andiamo in chiesa (siamo atei), e quindi probabilmente satanisti per le ragioni al punto b;

Tutto ciò fa ancora più ridere se consideriamo che su 12 appartamenti solo 3 sono occupati da anziani (che stranamente pure loro tendono a farsi i fatti loro), il resto sono una coppia giovanissima e poi nostri coetanei su per giù.

Ultima riunione di condominio: la coppia di giovanissimi ha il garage dirimpetto allo spazio dove da 13 anni mettiamo tutti le biciclette. Il precedente proprietario aveva una city car e non ha mai avuto problemi a uscire dal suo box, loro però hanno una SW perciò rischiano costantemente di danneggiare le bici accatastate in quel punto. Di conseguenza chiedono in riunione se ognuno fa il favore di mettersi le bici nel proprio garage, e tutti a quanto pare accettano.

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Ecco, io scendo 3 giorni dopo a spostare le nostre due perché mi ero scordata, già smadonnando pensando a quante altre male parole mi sarei presa dal vicinato, per una volta a ragione. E niente, sono stata la prima a farlo.

Non solo, a distanza di due settimane tutte le bici delle famigliole bene sono ancora ammassate lì a cazzo, esattamente come le ho spostate io per riuscire a recuperare le mie da sotto il mucchio (ne avevano buttate 4 addosso a quella di mia figlia).

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