L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini da sogno

miei vicini

Leggo sempre le vostre storie e oggi volevo raccontarvi dei miei vicini.
Non perché sia successo qualcosa di straordinario, ma proprio perché, nel quotidiano, sono speciali.

Abito da cinque anni in un palazzo piccolo, otto appartamenti in tutto.
Il primo giorno che sono arrivato, dopo il trasloco, avevo dimenticato di comprare l’acqua.
Non conoscevo nessuno, ma mentre armeggiavo col furgone, la signora del primo piano è scesa con due bottiglie fresche e una tavoletta di cioccolato, dicendo solo:

“Benvenuto! Qui ci si aiuta.”

Pensavo fosse la gentilezza di circostanza.
Invece no.

Ogni volta che qualcuno ha un problema — caldaia rotta, macchina che non parte, pacchi da ritirare — c’è sempre qualcuno che si offre spontaneamente.
Mai forzato.
Mai interessato.

Una volta ho dimenticato le chiavi di casa e, senza farmi sentire in colpa, i vicini mi hanno ospitato in salotto, fatto cenare con loro e pure aiutato a chiamare un fabbro.
Come se fosse la cosa più normale del mondo.

Ecco un altro VDI:   L'amministratrice da incubo - Parte 2

Se parte la lavatrice del piano di sopra alle sette di mattina?
Pazienza.
Se qualcuno sbaglia a chiudere il portone?
Si ride, si manda un messaggio gentile.
Mai drammi, mai chat condominiali velenose.

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