non so se pubblicherete mai questa storia, perché di solito vedo racconti più leggeri, ma ci tenevo a condividerla lo stesso.
Per anni ho avuto a che fare con un vicino che definire problematico è poco.
Un uomo sulla sessantina, viveva da solo.
All’inizio sembrava solo burbero.
Poi sono iniziati gli episodi.
Usciva sul pianerottolo e urlava contro chiunque facesse rumore oltre le 20 (rumore = passi normali, a volte anche solo l’ascensore).
Bussava contro i muri se qualcuno rideva forte.
Una volta ha strappato i volantini pubblicitari delle cassette della posta e li ha lanciati nei piani superiori, urlando che “nessuno aveva diritto di sporcare casa sua”.
La situazione è precipitata quando ha iniziato a minacciare velatamente gli altri condomini.
Frasi tipo:
“Vediamo quanto vi dura la pace”
oppure
“Non fate i furbi, che io vi vedo.”
Una volta ha lanciato una bottiglia d’acqua giù dal terrazzo.
Per fortuna non ha colpito nessuno.
Ma poteva.
Abbiamo fatto segnalazioni.
Abbiamo raccolto firme.
Abbiamo cercato di coinvolgere l’amministratore, i servizi sociali, i vigili.
Non è stato semplice, perché lui era abile a rimanere “appena sotto il livello” della denuncia formale.
Mai un vero atto di violenza documentabile.
Sempre un filo prima.
Alla fine, dopo quasi due anni, se n’è andato.
Non so se spontaneamente o se qualcuno della sua famiglia ha preso in mano la situazione.
Non ci è stato detto.
Ora il palazzo è tranquillo.
Pagine: 12
Lascia una risposta