Quando mia moglie è mancata, avevo smesso di curare le piante sul balcone.
Lei ci parlava. Sul serio.
Io le davo l’acqua, lei ci parlava.
Un giorno, rientro a casa e trovo una bustina appesa alla maniglia: terra nuova e una talea di basilico.
Nessun biglietto.
Solo un adesivo con scritto “da parte di tutto il quarto piano”.
Scoprii dopo che era stata l’idea di due sorelle, appena arrivate da Lecce.
Si erano trasferite lì con madre, cane e mille borse di tela.
Le vedevo sempre scambiarsi cose con tutti: zucchero, libri, sedie, addirittura un ventilatore.
Una volta mi bussarono solo per chiedermi se volevo in prestito “qualche risata”, e mi trascinarono fuori per una grigliata sul terrazzo condominiale che sembrava Ferragosto.
Non avevo mai conosciuto il concetto di “baratto sociale”, ma ora ho capito: dare senza aspettarsi, ricevere quando meno te lo aspetti.
Oggi ho rimesso le piante.
Ci parlo anche io.
E ogni tanto, quando raccolgo il basilico, lascio un po’ in una busta sullo zerbino del quarto piano.
Non firmo mai.
Ma loro sanno.
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