Sapete quelli che appena entri in un nuovo palazzo ti dicono “qui c’è gente strana”?
Io non ci avevo creduto.
Pensavo fosse il solito modo per fare gruppo parlando male degli assenti.
Poi ho conosciuto i vicini del terzo piano.
Appena mi sono trasferita hanno iniziato con i biglietti anonimi nella cassetta della posta:
“Attenzione, sappiamo cosa fai.”
“Questa zona è sorvegliata.”
Una volta è comparso pure un foglio stampato con scritto “IN QUESTO PALAZZO NON SI SPACCIA.”
Io lavoro in una biblioteca.
Nel giro di due mesi mi avevano già denunciato all’amministratore per “traffico sospetto”, solo perché avevo amici che venivano a trovarmi (due, contati), e un fidanzato che parcheggiava male.
Una signora con due gatti e pile di libri diventava improvvisamente la nuova Escobar di zona B.
Ma il colpo di scena è arrivato a gennaio.
Una fuga di gas fa evacuare il palazzo.
Arrivano i pompieri, controllano tutti gli appartamenti.
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