Personaggi:
Io – essere umano razionale, ex proprietario affezionato di un ficus gigante.
La Vicina – creatura mitologica nota per l’arte del lamento selettivo.
(Scena: ingresso condominiale. È mattina. Il sole illumina esattamente il punto dove prima c’era il ficus.)
La Vicina (sopracciglio inarcato, tono passivo-aggressivo):
Oh… finalmente! Ti trovo!
(scansione visiva del cortile, mani ai fianchi)
Ma… scusami, che fine ha fatto l’albero?
Io (con la calma di chi ha già preso due camomille):
Il ficus? L’abbiamo tolto. Stava sollevando il pavimento e crepando il muro.
La Vicina (inorridita, come se avessi abbattuto un monumento nazionale):
Ma come!
Era così… bello!
Mi faceva ombra!
Freschezza naturale, mica come quel tuo ombrellone beige da supermercato!
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Giovanni
Lo piantasse lei se ci tiene all’ombra… che poi si ha un eternità per stare al buio…