La mia vicina mi ha rubato il gatto!
Ho un bellissimo gatto di razza Norvegese di nome Frey; è con me da quasi 6 anni (il 21 di marzo). Sono in affitto in una piccola palazzina ed il mio appartamento al piano terra ha un piccolo spazio dove il gatto, di tanto in tanto, si appisola. Non è abituato ad uscire: prima vivevo in un appartamento e non è mai uscito, ma da quando sto qui, gli piace trascorrere 10/15 minuti in quello spazio, soprattutto quando c’è il sole.
Il piccolo giardino è di mia proprietà e per accedervi c’è un cancello che si apre abbastanza facilmente anche senza chiave. Un giorno il gatto sparisce!
Io disperata, comincio a cercare ovunque, non può essere uscito: non si è mai avvicinato al cancello, da altre parti non può essere andato. Mi dispero anche perché la paura principale è la strada oltre il cancelletto.
Comincio a cercare attorno alla palazzina, citofono ai vicini (altre 5 famiglie), chi risponde, dice di non averlo visto. Qualcuno non risponde, evidentemente non è in casa. Sono angosciata: sarò stupida ma voglio bene a quel gatto come un figlio.
Scrivo post nel gruppo del paese, nessuna segnalazione. Si fa buio e io non so proprio come fare. Passa la notte e dormo pochissimo. Il mattino dopo mi sveglio presto e ho l’intenzione di ricontattare tutti i vicini, dopo aver percorso la strada adiacente al cancello ed aver constatato che non ci sono animali morti.
Il mattino citofono a tutti i vicini, solo una non risponde: una mezza matta che purtroppo vive qui, controllo e vedo la sua macchina. Decido di andare a suonare alla sua porta. Drin… non mi risponde. So che è in casa, sento i rumori.
Siccome la tipa, come ho detto è matta, mi assale qualche dubbio e continuo a suonare. Ho paura che possa aver fatto del male a Frey, non lo so, non sono tranquilla. Aspetto e anche se sento i rumori, lei non risponde. Busso e la chiamo per nome. Sento il miagolio del gatto incazzato. Mi prende un colpo, quello è il mio gatto, sta miagolando (fa un verso simile a quello dei gatti in amore, quando è a disagio) è inconfondibile. Suono più forte e le chiedo di aprire, le dico che ho sentito il gatto.
Apre appena la porta, quel tanto che basta per vedere la sua faccia, evita che io guardi dentro e mi dice di lasciarla in pace: la stavo molestando. Dietro di lei il gatto continua con i suoi versi (qualcuno dice che mi chiamava, non credo molto a questo e mi piace pensare che abbia solo sentito il mio odore). E’ un gatto adulto, di una dolcezza infinita: ma solo con me! Con chi non conosce è una belva!
Le urlo che ha il mio gatto e spingo la porta per poterlo vedere. Lei fa resistenza ma strattono la porta e da un rapido sguardo riconosco Frey. La tipa comincia ad urlare, dicendo che il gatto è suo e che chiamerà i carabinieri. Lascio la porta e li chiamo immediatamente. Sto tremando e riesco appena a parlare.
I carabinieri arrivano dopo una 20ina di minuti. Spiego loro la situazione, sono agitatissima. Loro suonano alla donna che è costretta ad aprire. Nel frattempo faccio vedere al più giovane dei due le foto del gatto. La donna urla con loro per 10 minuti buoni, sostenendo che il gatto è suo, che non hanno un “mandato”, che non hanno diritto di importunarla e cerca di buttare i carabinieri fuori di casa, nel frattempo sono passata a casa a prendere anche il libretto delle vaccinazioni e i documenti che mi ha fornito l’allevatore… ma soprattutto: IL GATTO HA IL MICROCHIP (anche se in quell’istante non era verificabile, ovviamente).
Il carabiniere giovane blocca la porta e la tiene spalancata, l’altro avanza verso la donna, parla con molta calma e cerca di farla ragionare. Le dice che sanno che il gatto è mio e che potrebbe prendersi una denuncia per furto e violazione di proprietà privata. Poi quello che tiene la porta aperta mi fa cenno di venire vicino a lui, sull’uscio.
Frey mi vede e mi corre incontro, mentre la tipa, vendendo la scena ricomincia ad urlare contro me e contro i carabinieri. Afferro il gatto (mi verrebbe da dire con una mossa felina 🙂 ) e lo porto dentro casa.
I carabinieri mi dicono che è meglio non sporgere denuncia in questi casi, perchè la situazione potrebbe precipitare e mi dicono che posso chiamarli in ogni istante se la “signora” non si comporta in modo civile.
2 mesi dopo questo episodio ho trovato un altro posto dove andare a vivere.
Per quei 2 mesi, il gatto non ha mai potuto uscire di casa, e ha dovuto rinunciare ai suoi 10 minuti. La signora mi ha insultata nei modi peggiori possibili e immaginabili, mi ha urlato dietro di tutto e non contenta, ha raccontato a tutti che io le avrei rubato il gatto (ovviamente nessuno le ha creduto).
Pazza? Persona bisognosa di aiuto? Non lo so e non è compito mio fare diagnosi. Quello che so per certo è che la signora abita ancora li e conduce una vita apparentemente “normale“.
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