L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini chiassosi

Il batterista

Suono la batteria da quasi 30 anni e ho sempre avuto (giustamente) problemi con i vicini. Ho cominciato a suonare con delle apposite gomme che ricoprono i tom, il rullante e tutti i pezzi della batteria, proprio per provare a limitare al massimo i rumori e contemporaneamente ho sempre cercato di esercitarmi quando sapevo che i vicini a cui avrei dato fastidio non erano a casa, proprio per evitare di irritarli.

Ricordo in modo particolare i primi anni, in cui ero veramente una chiavica e il mio “suono” dava fastidio anche a me….

Con il tempo riuscii a creare una piccola sala prove nel garage che mio padre aveva “sacrificato” per permettermi di coltivare la mia passione. Aveva esposto alle intemperie la sua macchina fiammante e mi aveva costruito una vera e propria sala prove totalmente insonorizzata in garage, bruciando mezzo stipendio. In quel modo, non solo sarei riuscito a suonare senza dar fastidio, ma avrei anche potuto realizzare il mio unico, grande, immenso sogno: formare una rock band!

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Poco tempo dopo, avevo un chitarrista, un cantante e un bassista. Da fuori, anche quando suonavamo a volume alto, non si sentiva quasi nulla, solo un rumore a bassa frequenza che, tuttavia, non era più fastidioso dei normali rumori emessi dai vicini.

Al vicino però, il “rumore” dava fastidio, ma soprattutto gli dava fastidio il fatto che noi suonassimo hard rock e heavy metal, perchè lui era un convinto sostenitore del genere disco music anni 80. Spesso si avvicinava a me, dicendo che suonavamo di merda e suonavamo schifezze. Per dimostrarmelo mi portava esempi come Michael Jackson, i Duran Duran, Depeche Mode che, per carità, tutti mostri sacri della musica, salvo poi inciampare in Sandy Marton, Tracy Spencer e Gazebo…….

Quello che mi dava particolarmente fastidio, era che proprio per colpa dei gusti musicali diversi, il vicino ci apostrofava con parole tipo “metallari sfigati” e ci diceva che la nostra non era musica, ma solo un “accozzaglia di strumenti che producevano rumore”. Urlava come un pazzo quando provavo a contraddirlo (la tecnica del rock/metal non è paragonabile ai campionatori degli anni 80).

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