L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

I Tintoretto del parcheggio

I nuovi vicini, vedendo una vecchia “X” arancione dinanzi al cancello che contraddistingue la memoria di un passo carrabile di anni fa con zona di manovra, arbitrariamente l’hanno ridisegnata tutta a proprio gusto in fatto di dimensione andando a mangiare anche parte di quel posto auto (scolorito anch’esso, contraddistinto dal rettangolo bianco gratuito ma valido) che era presente, perché ufficialmente non riescono ad entrare nel cancello con la loro autovettura.

Visto che c’era per il precedente proprietario, hanno pensato che ne avessero diritto nonostante al momento del gesto non fossero in possesso del passo carrabile (scaduto e mai rinnovato dal precedente proprietario, deceduto).

Gli agenti della municipale – allertata da quelli della casa di fronte – alle opportune verifiche hanno, per il momento, solo ammonito verbalmente gli aspiranti Tintoretto riscontrando che: la luce del loro cancello era tot metri e non potevano permettersi di disegnare ufficiosamente le strisce, oltretutto ben oltre i metri calcolati consentiti; tale porzione di asfalto, se concessa comunalmente, non dava diritto loro di utilizzarla come parcheggio privato o limitazione del diritto di parcheggio in strada pubblica in presenza di segnaletica corretta.

Ecco un altro VDI:   La stradina della discordia

In pratica pur di non parcheggiare dentro il proprio cancello, stanno cercando un modo per avere il proprio parcheggio privato in strada pubblica, arrivando a scomodare l’eventuale genitore anziano e un possibile contrassegno di disabilità. Se esiste il modo, lo voglio sapere per aiutare il vicinato a non subire.

Ps: il cartello di passo carrabile è apparso il giorno dopo ma ancora non è ufficiale se hanno diritto (visto che il cancello è stato modificato durante il restauro “conservativo”) alla zona demarcata in arancione per lo spazio di manovra.

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