L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Dammi tre parole: sole, cuore, amore.

Vivo in un condominio. I miei dirimpettai, una coppia molto giovane con una bambina di appena 4 mesi, è solitamente molto silenziosa e rispettosa.

Ieri sera, la neonata ha pianto per ore perché stava male; ciò è accaduto in tarda serata, quindi durante le ore di silenzio.

Vedendo che il pianto incontrollato non accennava a fermarsi e la bambina si mostrava sempre più sofferente, all’1 i vicini decidono di andare al pronto soccorso sospettando un malessere fisico, probabilmente un’otite.

Sappiamo tutti quanto il pianto di un neonato possa essere paragonato ai decibel di una sirena e che molto spesso ha lo stesso effetto di un martello pneumatico alle 6 del mattino.

Fatto sta che qualcuno nel condominio, infastidito dalla situazione, è corso ai ripari: mentre la coppia si precipitava verso la macchina per andare in ospedale, i giovani vengono fermati all’ingresso del condominio dai carabinieri.

Ho sentito uno dei militari dire a lui di essere stati chiamati da un condomino per “disturbo della quiete pubblica“.

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Questi sono quelli che chiamano i carabinieri per il pianto di un bambino, se invece sentono botte e urla: “Zitti, zitti, facciamoci i fatti nostri”.

Dammi tre parole: sole, cuore, amore.

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