L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini Pazzi

Vicino geloso

Spolier: questo è un posto lungo ma, vi dico la verità: a 40 anni suonati, mi sono trovato in una delle situazioni più assurde della mia vita e questa cosa, al solo pensiero ancora mi provoca un senso di disgusto.

Sono separato da 10 anni e vivo con una gatta in un appartamento. Ho una compagna da 6 anni ma viviamo a poco meno di 60Km di distanza e andare a vivere insieme non è ancora un progetto attuabile per via dei rispettivi lavori.

In ogni caso sono raramente a casa mia: appena è possibile prendo la gatta e vado da lei. Mi fermo un giorno o due e quando torno a casa mia, lo faccio solo per dormire, praticamente, visto che passo fuori casa almeno 12 ore al giorno.

Conosco i vicini di vista, ma per un errore imperdonabile, mi capita di dover dare il mio numero di telefono a una ragazza che vive nella stessa palazzina. Si era intasato il pozzetto ed ero andato a citofonarle perché i pozzetti sono nella sua porzione di giardino. Da li, visto che dovevo andare a lavorare, mi viene la brillante idea di darle il mio numero. Avrebbero dovuto chiamarmi non appena finiti i lavori.

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Già il fatto di parlare con una e darle il mio numero di telefono in un momento in cui l’aria era pregna di odore di merda, avrebbe dovuto mettermi in allarme: il cielo mi stava dicendo che era una situazione di cacca, ma a volte è difficile cogliere certi segnali 😅

La sera stessa la tipa mi scrive “ah, che piacere, sono felice di averti conosciuto, siamo buoni vicini” e cose di questo tipo. Le rispondo a malapena, con qualche faccina, grazie, piacere mio, ciao e nulla di più.

 

Non sono minimamente attratto dalla tipa: tutto fuorché il mio “ideale di donna”. Completamente lontana dai miei schemi, inoltre, particolare non da poco, ho una compagna con cui sto benissimo da 6 anni e a oggi, il pensiero di un’altra donna, non mi sfiora minimamente. La vicina è molto più giovane di me, credo attorno ai 25/30 anni e da quello che vedo sta con un ragazzo coetaneo. Non sono mai andato oltre un “ciao”, quindi non ho idea di come si chiami, cosa faccia, niente, non so assolutamente nulla, mi limito a salutarlo le rare volte che lo incrocio davanti a casa.

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Qualche sera dopo lo svuotamento del pozzetto, messaggio su WhatsApp; “ciao, cosa stai facendo?” Dentro di me penso; “che cazzo ti frega di quello che sto facendo?” Provo a rispondere qualcosa di banale, del tipo “ciao, guardo la televisione nel letto, tu?”. Ci metto faccine sorridenti e le spiego che la mattina mi devo alzare molto presto, quindi vado a letto presto la sera. Non ho la minima voglia di mettermi a chattare con la vicina, quindi cerco di tagliar corto, ma lei insiste e comincia a scrivere che è felice di avermi conosciuto, che magari ci possiamo vedere qualche volta e cose di questo genere. Come ho detto non ho voglia e cerco di terminare la conversazione.

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