L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Trash Queen

Le ho concesso di buttare la sua immondizia dentro il mio bidone.

Mi aveva detto che, a causa di un problema legato al fatto che non fosse residente, non le avevano dato i bidoncini per la raccolta differenzia. Mi aveva anche detto che pagava regolarmente l’immondizia nella sua residenza, per cui le ho risposto che avrebbe tranquillamente potuto usufruire dei miei bidoni se ne avesse avuto bisogno.

Si era presentata con una bustina di umido che mi aveva fatto sorridere: sarà pesata 2 grammi. Il problema non esisteva e per fare il favore ad una vicina, non mi sarei di certo opposto a questa cosa.

Quello è stato il primo, fatale, errore.

Inizialmente ha portato qualche busta: la plastica, la carta, il vetro, l’umido, il secco… poi, davvero non so spiegarmi come, ho cominciato a trovare sempre più roba nei miei bidoni.

Alla fine, dopo qualche mese, non c’era più posto per la mia immondizia. Dovevo cercare di preme al massimo per farci stare tutto. Non solo: cominciava a invadere anche il marciapiede dove erano situati i bidoni. Mi chiedevo come potesse una persona sola fare tanta immondizia. Era una cosa allucinante: non era neanche giovanissima e pensavo che producesse “la rumenta” di una Regione.

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L’ho vista trafficare con sacchi immensi, svuotati regolarmente nei bidoni mentre ciò che non ci stava veniva scaricato di fianco e davanti a essi. Ho notato, tra la spazzatura, cose che poco si addicevano a una signora di mezza età: perché io posso capire che tu ti prendi una televisione da 50″ (con cartoni e polistirolo lasciati regolarmente davanti ai bidoni) ma… una settimana dopo, una da 65”? Ho visto troppo cibo avanzato e decine di lattine e bottiglie di birra e vino…

Va beh, la cosa cominciava veramente a infastidirmi e li commetto il secondo grave errore che fa di me il vicino da incubo, più della “signora discarica”.

La avvicino un giorno e ho la malaugurata idea di dirle che a qualcuno dei condomini questa cosa dava fastidio, che mi erano arrivate delle lamentele, visto che sui bidoni c’è il mio nome.

A quel punto la signora ha cominciato a inverire contro un vicino che, poveraccio, non centrava nulla, accusandolo di essere la spia. Ha cominciato a urlare il suo nome, seguito da una fantasiosa quantomai inaspettata sequenza d’insulti. Ho provato a dirle che non era lui, che si sbagliava e alla fine le ho detto la verità: “no guardi, a dire il vero, sono io che preferisco non porti più i suoi rifiuti perchè non ho più spazio per mettere i miei”.

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Non mi ha creduto. Mi ha detto che dicevo queste cose solo per difendere il povero condomino innocente. Da quel giorno, per il poveraccio sono cominciati una serie infinita di dispetti. La signora rovesciava parte dei sui rifiuti sul suo zerbino, gli ha rotto i tergicristalli della macchina gliel’ha rigata.

Ho parlato con lui e gli ho raccontato la cosa, scusandomi. Lui però non è rimasto affatto sorpreso e candidamente mi ha detto che la “regina della spazzatura” era… sua zia. Non sapevo assolutamente questa cosa e sono caduto dalle nuvole, mentre il vicino non era affatto sorpreso. Sapeva che era stata lei a fare i dispetti e mi ha spiegato il motivo per cui ha tanta spazzatura.

La casa in cui risulta essere residente è stata trasformata abusivamente in un “affitta camere/ben and breakfast” e per non dare troppo nell’occhio con le autorità, recupera tutta la spazzatura e la porta… nei miei bidoni.

Altra cosa che non sapevo, è che la vicina ha già diverse denunce da parte del nipote, ma non solo: ha ricevuto un’ordinanza di convalida dello sfratto per morosità. In poche parole, entro qualche mese, sarà costretta a lasciare l’appartamento. Il fatto di avere una propria abitazione, non pone a suo favore nella causa, quindi, presto dovrà trovare una nuova sistemazione per lei…

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e per la sua immondizia!

 

 

 

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