L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini incivili, vicini violenti

L’uomo del Sudan

Il palazzo in cui abito è dislocato in modo che una porzione dello stabile sia adibita a piccolo centro commerciale con un supermercato di media grandezza.

Mai avuto problemi né con il supermercato, né con i clienti, ma da qualche mese, c’è un ragazzo proveniente dal Sudan che vende piccoli oggetti, come calze, accendini e cose di questo genere. Lo si trova quasi sempre davanti alle corsie per i carrelli (adiacenti all’ingresso del palazzo in cui abito). Chi vuole e chi può, gli dà un Euro o qualche spicciolo. Qualcuno compra da lui un paio di calze o un accendino, ma più spesso, la gente gli passa qualcosa senza voler nulla in cambio perché lui ha un sorriso bellissimo e credetemi, vi illumina la giornata.

Forse è proprio per questo che molti gli comprano anche qualcosa da mangiare e lui ringrazia sempre con qualche parola in un italiano non molto comprensibile. È una persona gentile, non insistente e in linea di massima, benvoluto da tutti. Insomma, tutto bene, tutto tranquillo, tutto in armonia, almeno fino a quando, le temperature si sono abbassate notevolmente ed il ragazzo ha deciso di passare la notte, coperto con qualche straccio in un punto del palazzo, adiacente al supermarket.

Ecco un altro VDI:   L'inquilina lercia

Il problema nasce quando due ragazzine, tornando a casa una sera, poco dopo la chiusura del supermarket, notano un mucchio di cartoni, stracci e cianfrusaglie nel punto in cui, i portici del palazzo, creano una piccola insenatura. Per ripararsi dal freddo, il ragazzo ha creato, un piccolo ricovero per la notte.

Le ragazze, evidentemente non erano a conoscenza della cosa e quando si sono avvicinate, probabilmente incuriosite, il ragazzo si è mosso ed è uscito dal suo letto di cartoni. Le due si sono spaventate, correndo via ed urlando come matte, ma in realtà non è successo assolutamente nulla… solo che…

Una di queste è la figlia del mio vicino.

La mattina successiva il market era ancora chiuso ed il ragazzo dormiva.

Continua su pagina 2
  1. LACATUSU Liliana

    Grazie di cuore! Sto piangendo !Grazie per il telefono! Che Dio benedica tutti!

Lascia una risposta