L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

L’ominide

Come molti di voi, anche io compro, di tanto in tanto da Amazon.

Mi faccio recapitare i pacchi in ufficio perché i corrieri conoscono l’azienda e soprattutto perché non sono quasi mai a casa, quasi mai appunto, perché dopo 10 anni (circa) senza aver mai avuto una linea di febbre, vengo colpito da una bruttissima influenza e il medico mi da una settimana di malattia.

In quel momento, un po’ annoiato, decido che è il caso di comprare un nuovo scarico per la mia moto. La scelta cade su un terminale con silenziatore al modico prezzo di €315. Visto che presto sarà primavera, non vedo l’ora di cominciare a preparare la mia moto e visto che sono a casa, me lo faccio consegnare direttamente a domicilio. Consegna in 2 giorni.

Passano i 2 giorni e ricevo la notifica: il pacco è stato consegnato, ma non a me.

Chiamo il servizio clienti e mi dicono che, effettivamente, il pacco è risulta consegnato, apro una contestazione. Nel frattempo metto un cartello nella bacheca del condominio dove invito il condomino che ha preso il pacco “per errore” a restituirlo.

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Alla fine, visto che nessuno lo riporta dove l’ha trovato, decido di suonare ai vari condomini. A parte il valore in sè, ne faccio una questione di principio.

Arriva il momento in cui suono ad un “ominide” sui 55 anni, molto schivo e riservato, magrino pochi capelli e la faccia scarna su grandi occhiali da vista. Questo si prende quasi paura quando mi vede e in 2 secondi, mi dice che il pacco l’ha preso lui, pensando che fosse suo. Mi riconsegna il pacco aperto con il mio scarico che spunta. Gli faccio notare che c’è il mio nome sul pacco e lui comincia a farfugliare qualcosa che, non sa neanche lui.

A quel punto la situazione mi è chiara e comincio con una serie di domande a raffica per metterlo in difficoltà. Cade nella trappola quando mi dice “eh, ma io no, non ho Amazon, ma te l’avrei riportato“.

Certo, me l’avrebbe riportato perché quello scarico non sarebbe riuscito ad utilizzarlo neanche come gioco erotico, ma se fosse stato qualcosa di diverso?

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Alla fine me ne vado con il mio pacco, gli do apertamente del ladro e lui, per “dispetto” non mi saluta più. A parte la vastità del gran cazzo me ne frega… metto in bacheca un nuovo cartello: “ATTENZIONE AI PACCHI CHE VI FATE CONSEGNARE: ABBIAMO UN LADRO CHE VIVE PROPRIO IN QUESTA SCALA“. Il cartello è ancora li, nessuno l’ha tolto, ma qualcuno a penna ha scritto: “lo so, ci siamo passati anche noi”.

Che gente schifosa.

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