L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Io boh, ma lei… mah

Mia madre abita in pieno centro città, esattamente nel centro storico dove praticamente è diventato un ghetto, però su questo sorvoliamo.

Avevo partorito da appena 4 mesi, un giorno decido di passare la giornata da lei. Mio figlio, come già detto di appena 4 mesi, aveva delle coliche incontrollabili. Preciso che lui è sempre stato un bimbo calmissimo, sono stata fortunata perché oltre alla coliche non ho mai dovuto scusarmi con nessun vicino per urla, pianti o capricci incontrollabili.

Quel giorno le coliche erano incessanti, avevo provato le gocce, le perette, i massaggini e quant’altro ma non c’era nulla da fare, così il bambino piangeva un po’ più del solito ma senza esasperare chissà quanto. Ero fuori al portone perché piena estate, undici di mattina, perciò un orario abbastanza tranquillo. Ad un certo punto mi sento chiamare, alzo la testa ed era la vicina di mamma che inizia a complimentarsi e a farmi gli auguri per la nascita.

Ecco un altro VDI:   Non apritele quella porta

Ad un certo punto mi fa: “Sai, la cucina di tua mamma confina con la mia, io ho fatto un’importantissima operazione al piede, se per favore puoi salire e spostare il bimbo in un’altra stanza io riposo meglio perché sai, questo pianto senza senso è davvero disturbante. Se ha le coliche forse dovresti dare al bimbo un sonnifero”.

La guardo interdetta, prima mi scuso e poi le chiedo che tipo di intervento avesse fatto.

“Eh bella mia, ho dovuto togliere un’unghia incarnita. Non sai che strazio, ho proprio bisogno di dormire e tuo figlio continua a disturbarmi”.
Con un sorriso a trecentomila denti la guardo, e le dico: “Signora, il sonnifero dovrebbe prenderlo lei”.
Giro il culo e continuo a cullare mio figlio mentre finalmente, passa la colica.

Io boh, ma lei.. mah.

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