Ieri sera, all’ora di cena, il flessibile del lavandino ha deciso di mollare all’improvviso.
In un attimo casa mia si è trasformata in una risaia: acqua ovunque, che correva sul pavimento come un fiumiciattolo impazzito.
Situazione: io con lo straccio in mano, scarpe già fradice, pantaloni arrotolati. Nel frattempo mio figlio grande, in camera, con 39.1 di febbre, steso come un Cristo in croce che manco la forza di chiedere un bicchiere d’acqua.
Io, nel panico, cercavo di spingere via litri e litri d’acqua con la scopa, spalancando la porta e buttandoli nel giardino. Sembrava un film comico anni ’80, mancava solo la musica di Benny Hill.
Dal lato destro arriva il vicino, quello bravo: senza chiedere nulla si mette accanto a me e mi aiuta a dar via l’acqua. Una mano santa.
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