Io e mia moglie (29 e 27 anni) abbiamo preso in affitto un appartamento da poco meno di un anno. Il nostro problema è il vicino con cui confina il muro della nostra camera da letto.
È un uomo sui 35/40 anni e ogni sera, lui si diverte con delle sessioni di autoerotismo che si sentono a km di distanza. Comincia un lieve cigolio poi… ogni volta sembra la sua “prima volta”, urla talmente forte e talmente intensamente che manco un film porno….
Ogni volta (quasi tutte le sere) ci sono quei 10 minuti in cui va in piena trance ormonale e urla…
caz*oooooo ohhhh siiiiiii caz******ooooooooo ahhhhhhhhh”
Io boh, non riesco proprio a capire: ma che ci sarà di tanto eccitante in una se*a? Se ti fai una tro*ata tiri giù casa????
Inizialmente questa cosa ci fa molto ridere, ma diventa sempre meno divertente e nel giro di poco, ci comincia a dar fastidio. Questo tizio deve avere dei livelli di testosterone superiori alla norma visto che non sembra fare altro, soprattutto in determinate ore della sera…. che poi, lo facesse in silenzio o trattenendosi un po’ sarebbe anche comprensibile ma così è davvero imbarazzante.
Mi sono trovato una sera a dover spiegare agli amici che l’hanno sentito distintamente.
Andare da un vicino e dirgli che sento tutti le sue mega “urlaorgasmiche” mi sembra un po’ troppo. Allora passo al contrattacco in modo soft.
Quando comincio a sentire il leggero cigolio, che ormai abbiamo imparato a conoscere, accendo la televisione della camera, alzo il volume a 70, canale 789: RADIO MARIA.
Se va bene becco un rosario ripetuto in loop, se va male, qualche inno sacro.
Il risultato è immediato: smette subito e probabilmente si sposta in qualche altro angolo della casa. Si, diciamo la verità: l’abbiamo sentito più volte incazzarsi per aver interrotto il suo momento d’amore con se stesso e ce ne dispiace. Probabilmente siamo noi i VDI, perché ognuno è libero di fare quello che vuole in casa propria, ma fino a un certo punto, perché, quando le tue urla di godimento superano il tollerabile, anche Radio Maria lo può fare.
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