L'erba del vicino non è sempre più verde

vicini incivili

Lo Yoga

Ah, la domenica mattina… dopo una settimana di stress assurdo, cosa c’è di più bello di un risveglio da favola, con tanto di panorama mozzafiato, uccellini che cantano, e un libro appassionante?

La realtà però ha il senso dell’umorismo e appena mi siedo davanti al tavolino all’aperto, con un cornetto e una bella tazza di tea… parte una dolce sinfonia di sportelli sbattuti, piatti e bicchieri che cadono, stoviglie che sbattono, seguita da una serie di “porco ***, porca *****, putt***** bast****” e giù per 5 minuti sento tutti i santi del calendario associati a simpatici mammiferi rosa.

Ma io sono ormai immerso nella mia zona zen, l’auto convinzione che va tutto bene, che basta un sorriso per rilassare la mia mente e i miei muscoli.

Cerco di interpretare quella serie infinita di imprecazioni come una sorta di sinfonia aurea mi dico “basta un sorriso” penso al povero vicino, vittima della sua goffagine al casino che avrà creato dentro casa sua mentre io sono qui fuori in totale relax a godermi la natura, senza figli, la moglie che dorme… quanto sono fortunato. Sorrido e penso che magari un giorno diventeremo amici…. “Ohm… suvvia, cosa sarà mai un po’ di rumore? Ora smette….”

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Dopo una decina di minuti torna la calma, mi rilasso, ora posso gustare il mio cornetto e il mio tea con la pace e apro il mio libro, non faccio in tempo a leggere la prima riga che…

quel fottuto bastardo attacca il decespugliatore a 2 metri da me. Gli dico di spegnere, urlo, non smette, e riempie me, il cornetto, me, il tea, e qualsiasi cosa nei dintorni, di pezzi d’erba, ghiaietta scagliata come proiettili mi prende le gambe nude, fumo e puzza di benzina.

A quel punto abbandono il mio cazzo di Yoga, prendo il mio l’intera teiera e lo annaffio completamente, poi minaccio di andare dalla parte sua e prenderlo a bastonate, nel frattempo lo mando a fare in culo con tutta la voce che ho in corpo.

Io ci ho provato a controllarmi ma questo, i vaffanculo te li tira proprio fuori con la pinza. Sfido qualsiasi maestro Zen a mantenere la calma con uno stronzo del genere.

La prossima volta, più che allo Yoga, ricorrerò al karate.

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Ps.Ah, dimenticavo: il tè, nel frattempo era diventato praticamente freddo… peccato!

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