L'erba del vicino non è sempre più verde

Vicini e fatti divertenti

La porta

Un pomeriggio come tanti. Frettolosa come al solito, uscii di casa e salii in macchina. Solo pochi istanti dopo, un amaro presentimento mi colpì: avevo dimenticato il telefono.

Tornai di corsa su, ma arrivata alla porta, fui accolta da una scoperta sconcertante: la chiave non girava!

Sforzai, riprovai, ma niente.

La rabbia e la frustrazione crescevano dentro di me: ero in ritardo e cominciavo a sentire l’incazzatura salirmi dentro. In preda all’esasperazione, iniziai a prendere a calci e pugni la porta urlando come una matta una serie di parolacce da far rabbrividire, continuando a far girare la chiave che non girava, sbattendo in continuazione e continuando a calciare.

Tra un urlo e un pugno, dopo qualche minuto mi fermai a riprendere fiato e in quel momento un dubbio atroce iniziò a serpeggiare nella mia mente. Guardandomi attorno, notai che il pianerottolo non sembrava il mio.

Con un brivido di terrore, realizzai la terribile verità: non stavo tentando di aprire la mia porta, ma quella del vicino!

Ecco un altro VDI:   Breve ma intensa

Lentamente, la porta che avevo preso a pugni iniziò ad aprirsi. Nello spiraglio che si aprì capii subito che non si trattava del mio appartamento, poi vidi la faccia del vicino terrorizzata che mi fissava da quei pochi centimetri di apertura

Rimasi letteralmente pietrificata e non riuscii a dire una sola parola, mentre il vicino in silenzio, mi sbattè la porta in faccia prima di scomparire nel suo appartamento. Rimasi qualche istante davanti alla porta chiusa prima di rendermi conto di quanto fossi idiota.

Oggi, a distanza di anni da quel giorno, se lo incontro per le scale o nel parcheggio, abbassa lo sguardo e fa un largo giro per evitarmi.

Immagino il suo terrore e la sua confusione di fronte a quella donna inferocita che urlava e scalciava contro la sua porta.

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