L'erba del vicino non è sempre più verde

Il controllore

Ciao, vivo in un palazzo con doppia scala, ogni scala ha 8 piani, 4 appartamenti per piano, quindi circa 64 famiglie, diciamo circa 200 persone (e mi sono mantenuta stretta).

Ieri sera “scendo la spazzatura”, e un mio vdi, che tra l’altro vive nella scala opposta alla mia (e ci tengo a precisare che non è l’amministratore di condominio), è giù con il cane per fargli fare i bisogni, in una mano il cellulare e nell’altra il guinzaglio (niente sacchetti raccogli escrementi).

Lo incrocio e lo saluto con un “buonasera“, non vengo ricambiata ma in compenso vengo fissata e seguita con lo sguardo, fino a che non lascio le buste accanto al bidone dell’umido, ormai pieno.

Lui continua a fissare i miei movimenti, io rientro nel portone basita e mentre sono quasi all’ascensore ricordo che avevo portato con me le chiavi dell’auto per prendere un documento che mi occorreva.

Esco di nuovo e lo trovo a controllare i miei sacchetti dei rifiuti (senza toccarli, scrutava da vicino con gli occhi) al che lo guardo stranita e senza che io dicessi una parola, lui esordisce con: “è capitato più di una volta che non si rispettassero i giorni della differenziata”.

Io gli domando se lui è rimasto li tutto il giorno a controllare la spazzatura di ogni singolo abitante del palazzo.

Lui mi risponde: “no, ma Lei mi è sembrata sospetta!”

Io senza scompormi gli chiedo se ha trovato qualcosa di sospetto nella mia immondizia e lui non risponde, così come non aveva risposto prima al mio saluto.

Tranquillamente prima di andare in auto a prendere quel che mi serviva, gli dico che invece di preoccuparsi dei sacchetti della mia spazzatura dovrebbe provvedere a procurarsi dei sacchetti per gli escrementi del suo cane, così bello e dolce che avrà fatto di male per meritarsi uno così

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