La mia vicina continua a lamentarsi con me perchè lei sente un gran caldo.
Premessa, sono un uomo ho quasi 45 anni e non soffro il caldo, per niente. Certo, lo avverto, ma non mi crea particolare disagio. Non sudo facilmente e il caldo non limita le mie attività, mi sono sempre definito “atermico” e ho sempre sorriso della cosa.
Esco senza problemi anche quando il caldo è opprimente e riesco anche a fare qualche lavoro (tipo tagliare l’erba in giardino) senza particolare fatica. Ecco… questo è diventato un problema, a quanto pare. La mia vicina Roberta, donna attorno ai 65 anni, vedendomi attivo come sempre e “fresco come una rosa”, si incazza. Perché secondo lei, NON E’ POSSIBILE che io non soffra e non sudi come lei.
Ha cominciato a dire cose senza senso “accusandomi” di non essere abbastanza solidale con chi soffre il caldo. Mi dice che non dovrei tagliare l’erba, non dovrei fare le lavatrici, non dovrei stirare, pulire casa (sono single e queste cose devo farle se non voglio vivere nello schifo) e probabilmente non dovrei andare a lavorare.
Quando la incontro (se riesce a spostarsi dalla sua zona d’ombra), madida di sudore e la sua acqua fresca dentro una bottiglietta di plastica che ormai avrà 10 anni, mi dice sempre; “senti, senti qui, voj sentì quanto sto ssudata?”
Spesso va avanti con frasi tipo: “nun c’hai da lavorà tutti li giorni, artimenti, ce fai passà a noi arti come quelli che nun c’han voja de lavorà, come deji sfaticati”. In questi giorni però, ha superato il limite. Io non vorrei mandarla affanculo, ma ormai sono convinto che entro breve, questa sarà la naturale evoluzione del nostro rapporto di vicinato.
In questi giorni che il caldo è davvero pesante (lo sento anche io, non sono scemo) lei è arrivata a dirmi che in qualche modo, anche io sono “complice” di questa calura.
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