L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini Pazzi

strada privata

Vivo in una strada privata condivisa tra cinque case.
E questo, da solo, è sufficiente per generare caos.

In teoria la strada è nostra.
In pratica è di nessuno quando si tratta di fare manutenzione, e di tutti quando c’è da decidere chi ha messo l’auto fuori posto.

Il regolamento (non scritto, ovviamente) dice:
– ogni famiglia ha diritto a un posto auto,
– si parcheggia sul lato destro,
– si lascia sempre spazio per passare.
In pratica:
– c’è chi parcheggia in diagonale,
– chi lascia lo scooter in mezzo,
– e chi ha deciso che il proprio posto può essere “occasionalmente” usato anche dal cugino, dalla fidanzata e dal corriere Amazon.

Una volta uno dei vicini ha chiamato i vigili urbani per una macchina parcheggiata male.
I vigili sono arrivati, hanno guardato la via, hanno alzato le spalle e hanno detto:

“È strada privata, non possiamo fare niente.”
Da lì è partita una guerra di volantini stampati, foto ai parabrezza e segnali fatti a mano con scritte tipo: “QUESTA NON È UN’AREA DI SOSTA. È UN ATTO DI CIVILTÀ.”

Ecco un altro VDI:   A voce alta.

L’altro grande tema è la ghiaia.
Una volta l’anno qualcuno compra un sacco di ghiaia nuova e la sparge con orgoglio.
Puntualmente, il giorno dopo, qualcuno la sposta parcheggiandoci sopra.
Una signora ha messo i vasi di cemento per “proteggere l’ordine”.
Dopo tre giorni sono stati spostati di notte.
Silenziosamente.
La vendetta non dorme.

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