Volevo solo dire una cosa: vivere con coinquilini che studiano ingegneria è come abitare dentro un laboratorio segreto.
Solo che nessuno ti paga e nessuno ti avvisa.
I miei coinquilini attuali sono due ragazzi, entrambi ingegneria meccanica.
Bravissimi ragazzi eh, educati, precisi, mai invadenti.
Ma anche… completamente alieni.
Ogni cosa viene misurata.
Mi hanno fatto notare che il nostro scolapiatti pende di 3 gradi.
Una volta li ho trovati a discutere per mezz’ora sul miglior modo di ottimizzare l’angolo di apertura del frigorifero per ridurre la dispersione termica.
(Cioè, mentre io cercavo solo il ketchup.)
Le pulizie?
Hanno fatto un file Excel con la media ponderata degli sforzi, valutando superficie pulita, tempo impiegato e consumo d’acqua.
Ho preso un voto 6,8 per aver passato lo straccio “in modo disomogeneo”.
Giuro.
Un giorno ho visto uno dei due pesare la pasta prima e dopo la cottura “per studiare l’assorbimento idrico nel tempo”.
Poi ha preso appunti.
Sulla pasta.
L’altra sera hanno fatto tardi.
Pensavo avessero festeggiato qualcosa.
Invece stavano testando la resistenza delle molle di una sedia da campeggio con una simulazione fatta in casa.
Sul tavolo del soggiorno.
Con il cronometro.
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