Quando mi sono trasferita in questo appartamento, pensavo di aver trovato un angolo di pace: ultimo piano, terrazzo grande, palazzo tranquillo. L’agenzia mi aveva detto che l’appartamento sotto il mio era vuoto, “proprietario anziano, non lo affitta da anni”. Perfetto, pensavo.
Due mesi dopo, il silenzio è finito.
Arriva questa coppia sulla sessantina, marito e moglie, molto “precisini”. Già dal trasloco erano insopportabili: pretendevano che io spostassi la mia auto dal mio posto assegnato per far parcheggiare il furgone dei mobili. Poi su e giù con scatoloni, sbattendo la porta del portone ogni cinque minuti. Ma vabbè, un trasloco è un trasloco.
Il problema è iniziato dopo.
Ogni volta che innaffiavo le piante sul mio terrazzo (facendo attenzione a non far cadere una goccia giù), mi arrivava un messaggio dal marito: “Stia attenta che mi cade l’acqua sulla tenda.”
Lascia una risposta