Vivo da tre anni con altri due coinquilini, e il bagno è uno solo. Uno.
Dico solo questo: abbiamo più calendari per i turni di pulizia del bagno che bicchieri nel pensile.
Ogni settimana si fa la “riunione igienica” per capire chi ha lasciato peli nella doccia (nessuno, ovviamente), chi ha finito la carta igienica (nessuno, di nuovo), e chi ha trasformato il lavandino in una mostra temporanea di dentifrici aperti e rasoi arrugginiti.
Uno dei due è fissato con le docce lunghe. Tipo spa, ma col boiler condiviso. L’altro, invece, è convinto che la sua beauty routine meriti il silenzio assoluto e la priorità assoluta. Dalle 7:00 alle 8:00 il bagno è suo. Punto. Vietato bussare. Vietato esistere.
Io mi sono adattata: mi sveglio alle 6:30 o alle 10:15, a seconda dell’allineamento astrale.
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