Quando ho preso casa in questo palazzo, mi hanno avvisato che al piano terra abitava un tale “Gianni delle gomme”.
Pensavo fosse un modo di dire, magari aveva avuto un’officina o faceva il meccanico.
No. Il soprannome se l’era guadagnato a forza di lamentele e piccole vendette legate esclusivamente ai parcheggi condominiali.
Gianni teneva il conto delle ruote storte, delle auto parcheggiate con mezzo pneumatico fuori dal segno, dei minuti oltre l’orario del disco orario finto. Una volta si è lamentato perché un SUV “gli faceva ombra alla siepe” (testuali parole).
Ma il top è stato quando ha lasciato bigliettini minacciosi su quattro auto diverse…
e il giorno dopo tutte e quattro si sono ritrovate con le gomme bucate.
Coincidenza?
Ovviamente nessuno ha visto nulla, nessuno ha prove. Ma il sospetto era condiviso quanto l’antenna centralizzata.
Poi, qualche settimana fa, è successo.
Gianni parte per il weekend e lascia l’auto davanti al suo solito posto: non fuori posto, ma neanche dritta.
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