L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini da sogno

E invece esistono.

Quando abbiamo preso casa, tutti ci avevano detto: “I vicini fanno la differenza.”
Lo dicevano col tono con cui si avvisa qualcuno di una trappola invisibile.
Io, dentro, già mi preparavo al peggio: liti per i rumori, passi sospetti, odori giudicati, chat di fuoco e portoni socchiusi.

E invece.
Abbiamo trovato loro.

Non sono perfetti.
Non sono invadenti.
Non sono neanche particolarmente loquaci.
Ma sono quel tipo di vicini che fanno piccole cose al momento giusto, senza aspettarsi niente in cambio.

Il giorno in cui ci hanno visto arrivare col furgone del trasloco, ci hanno lasciato una bottiglia di succo e due bicchieri puliti sullo zerbino.
Senza biglietti.
Solo succo e due bicchieri.
Perché “magari non avete ancora lavato nulla”.

Quando è partito l’allarme mentre eravamo via, non ci hanno chiamato con toni da operazione militare, ma hanno mandato un messaggio:

“Tutto a posto, abbiamo controllato da fuori. Nessun movimento. Se vuoi passiamo a spegnerlo col codice.”
(Non glielo avevamo mai dato. L’avevano memorizzato la volta che l’avevamo detto parlando a caso.)

Ecco un altro VDI:   Questo è matto

In inverno, hanno spalato la neve anche davanti alla nostra macchina.
Senza avvisare.
Quando gliel’ho chiesto, hanno risposto:

“Lo facciamo sempre per la fila intera, non ci pesa.”

Quando abbiamo avuto il primo bambino, hanno lasciato fuori dalla porta una cesta con detersivo, biscotti e tappi per le orecchie.
Sopra c’era scritto:

“Resisti. Passa. Ma all’inizio sembra di no.”

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