L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini spia

Ciò che viene lasciato sulle scale, non è più tuo.

In condominio, lasciare qualcosa sulle scale equivale a firmare una confessione.
Anche se è solo una borsa della spesa, anche se resta lì tre minuti, verrà notata, valutata e ricordata da qualcuno.

Nel mio palazzo, questo qualcuno è la signora Carla del terzo piano.
Non urla, non scrive biglietti.
Osserva. E racconta.

L’ho capito la prima volta che ho lasciato una scatola di scarpe fuori dalla porta.
Avevo appena pulito l’ingresso, volevo solo spostarla per sistemare il tappeto.
Trascorrono 11 minuti — li ho cronometrati — e mentre la riprendo, incrocio Carla sul pianerottolo.

Mi guarda la scatola.
Poi guarda me.
E dice, sorridendo:

“Ah, allora era tua…”

Come se avessi lasciato un pacco sospetto in stazione.
Da lì ho capito come funziona.

Ogni oggetto che compare sulle scale diventa argomento.
Uno stendino da interni?

“Certo che non tutti hanno senso del decoro…”
Una sedia pieghevole appoggiata per 5 minuti?
“E se uno inciampa?”

Una volta ho poggiato un sacco del secco per sbaglio vicino all’ingresso, mentre cercavo le chiavi.
L’ho ripreso subito, ma il giorno dopo qualcuno aveva messo un foglio stampato in bacheca con la frase:

Ecco un altro VDI:   Lo schifo assoluto

“Lo spazio comune è di tutti, e va rispettato sempre.”

Firmato: nessuno.
Ma in Comic Sans.

Ora ci siamo adattati.
Chi deve lasciare qualcosa per sbaglio, lo fa nascosto dietro la porta.

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