Non so se è una storia divertente o solo una cosa bella da raccontare, ma ci tengo a condividerla.
Mi sono trasferita da poco in un paesino in provincia di Varese per lavoro, sono originaria del Veneto e non conoscevo nessuno.
I primi tempi ero molto diffidente, testa bassa, saluti rapidi.
Finché non ho incontrato i vicini del piano sotto, una coppia di calabresi in pensione, trasferiti da anni “per stare vicini ai figli”.
La prima volta mi hanno “beccata” mentre rientravo con una busta di affettati e due panini tristi.
La signora ha allungato un contenitore dicendo:
“Questo ti sfama meglio, poi il prosciutto te lo mangi domani.”
Era pasta al forno. Mai più mangiato niente di simile.
Da lì è partito tutto.
– Se tossisco: bussano con un limone.
– Se piove e ho steso: le mie lenzuola le ritrovo piegate sullo stendino nel loro balcone.
– Se torno tardi: luce accesa sulle scale “per sicurezza”.
Una volta ho provato a ricambiare facendo dei biscotti.
Mi hanno chiesto scusa.
“Siamo allergici a tutto tranne alla parmigiana.”
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