Non sono uno che si impiccia, ma vi giuro: da tre mesi vivo in mezzo a una guerra fredda che si combatte a colpi di vasi, tappeti e sguardi taglienti.
Io abito al secondo piano. Sopra di me c’è il signor Luigi, vedovo elegante, tipo cravatta anche per buttare il vetro.
Sotto, la signora Mirella, pensionata energica con la passione per le piante e il balconing aggressivo.
Ecco: un giorno la signora ha iniziato a dire che “piove terra” sul suo balcone. In realtà, credo che Luigi, nel curare le sue ventisette piante in vaso, sia un po’ generoso con la zappetta.
Risultato? La guerra.
Lei ha iniziato a battere la scopa sul soffitto ogni mattina.
Lui ha risposto scrollando i tappeti alle 6:45 con precisione svizzera.
Lei ha messo dei cartelli plastificati con frasi passive-aggressive tipo: “Chi coltiva piante dovrebbe anche coltivare il rispetto”.
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